dittico ‘e malammore e d’indolenza

Dittico ‘e malammore e d’indolenza

 

Dal Trittico delle malizie

Dal Decameron di Giovanni Boccaccio

Adattamento di Sharon Amato e Antonio Marfella

Saggio di fine triennio 2018/21 della scuola del Teatro di Napoli,         diretta da Renato Carpentieri con la regia di Claudio di Palma.

 

Teatro mercadante, Napoli

 

Non avendo seguito il Napoli teatro festival 2021, la visione del dittico finale della trilogia delle malizie è stata una boccata d’ossigeno.

Il saggio del triennio della scuola inventata da Luca De Filippo, condotta da Renato Carpentieri, ci regala una sintesi delle formule teatrali più interessanti, al momento.

Un susseguirsi delle tematiche che da Shakespeare, attraverso la lingua del dolce stilnovo e il teatro dialettale/antropologico napoletano, ci affascinano e offrono spunti di riflessione.

Una specie di testo filosofico vivente, intervallato da un umorismo elegante. Chi scrive ha chiare le piste ufficiali e le ha metabolizzate al punto di farcele riconoscere e immediatamente cancellarle per introdurre altri elementi.

Naturalmente la lunga storia di Renato Carpentieri si fonde con la regia di Claudio di Palma e con la scrittura, in questo caso, di Sharon Amato e Antonio Marfella.

Il testo di malammore è tragico e comico, la solita vicenda degli amanti ostacolati, del dolore di un amore impossibile, dove gelosia, invidia, semplice cattiveria armano le mani degli assassini.

Oggi forse si parla tanto, e mai abbastanza, della violenza sulle donne, ma esiste anche una violenza sull’uomo, agita da donne o altri uomini. Il fatto drammatico che la motiva è la competizione, l’insoddisfazione di una propria esistenza povera, senza luce, senza sorrisi.

 

Il testo di indolenza è arguto e sfizioso. Giovanotti di buona famiglia che trascorrono vacanze da vitelloni, concupendo giovani signorine, molto disponibili e creano la solita catena di fraintendimenti, sottintesi, calibrati equivoci.

Ma l’ indolenza della vita senza preoccupazioni la fa da padrona ed essi si ritrovano sonnacchiosi là dove erano partiti.

 

vera vita gioia

 

 

24 settembre 2021

 

 

 

 

 

Gioia

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