Un’ ultima cosa
10 febbraio 2023 teatro Mercadante
Un progetto di Concita De Gregorio, regia di Teresa Ludovico, musiche Erica Mou.
Una piacevole sorpresa questa serata speciale con Concita De Gregorio al Mercadante di Napoli in un percorso di conversazioni, spirituali e reali con 5 donne che ci hanno aperto la strada dell’evoluzione femminile.
5 combattenti dell’anima, con in comune una caparbietà unica ed un’unica disciplina: quella di seguire la propria strada, la propria barra morale.
Inutile dire che questa narrazione ha rappresentato un istante di condivisione tacita intensissima. Il percorso femminile, che non ha ancora trovato una sua vera definizione, arranca tra varie forme di protesta da decenni, ma è destinato a durarne ancora ben altri. La strada, costellata di eccessi, fraintendimenti, manipolazioni ed equivoci, dovrà diventare più marcata e questo avverrà unicamente con la consapevolezza che non avviene attraverso la mutuazione del maschile, bensì solo ed esclusivamente con una saldezza di un femminile femminile, volitivo e gentile.
Allora tutto potrà avvenire.
Le 5 signore incontrate da De Gregorio: Dora Maar, Amelia Rosselli, Carol Rama. Maria Lai e Lisetta Carmi, sono state delle rocce.
Non come durezza individuale, ma come totale consistenza dei propri intenti.
In termini psicologici o sociologici sono apparse come delle ribelli, bizzarre, solitarie e sofferenti. Tutto questo ci sta se vogliamo ridurre il linguaggio ad una discreta banalità. Ma il linguaggio è sostanza e verità. La solitudine del pensiero fa compagnia. Se lo si tiene continuamente addestrato al confronto dentro e fuori di sé. Chiunque abbia sperimentato la grande onestà intellettuale e la fedeltà assoluta a se stessi lo sa.
Direi che la volgarità delle culture globalizzate tende a dividere il mondo degli umani in generi, classi sociali, etnie, censo.
In parte è vero. Ma i livelli dei gradi di separazione sono molti di più. Si accrescono e si differenziano in maniera esponenziale man mano che si indaga nelle maglie della storia del genere umano.
In grosse linee si può anche convenire di ragionare con le poche stratificazioni offerte dal sistema, quelle servono comunque al sistema o per irretire i bisogni poco abbienti e per distribuire i pochi vantaggi a loro disposizione.
Il resto bisogna fabbricarselo con le proprie mani.
Le nostre amiche artiste lo hanno fatto.
Ne abbiamo conosciuta qualcuna personalmente. Abbiamo condiviso momenti unici con Carol, Maria e visto ad una certa distanza Lisetta.
Di sicuro avventure irripetibili. Segnali di autenticità e di rigore misti a fragiità e genialità.
Ringraziamo queste donne uniche. E ringraziamo Concita che le ha intercettate e proposte.
vera vita gioia
20 febbraio 2023