Dal 9 al 19 dicembre 2021 al teatro San Ferdinando, ditegli sempre di sì, di Eduardo De Filippo con la regia di Roberto Andò.
E’ Michele Murri, Gianfelice Imparato, il nostro riferimento durante i 110 minuti in cui percorriamo il grande testo di Eduardo. Imparato è perfettamente a suo agio nei panni del grande, non lo imita o lo asseconda, fa il suo Michele, veloce, sfuggente, poco malizioso.
Il personaggio è strepitoso, ci fa simpatia, stiamo dalla sua parte perché non finge, in nessuna circostanza.
Intorno a lui si aggirano personaggi implosi, problematici, illusi, superficiali.
Il giovane aspirante attore, il padrone di casa, la stessa sorella. Abitano nel suo universo. Perché lui, che apparentemente è quello a disagio, il diverso, decodifica correttamente gesti, pensieri e parole di quell’universo.
Una casa borghese, un ceto medio, un pensiero medio, canonico.
Sono i piccoli colpi di scena che danno la spinta verso la comprensione del quadro di insieme. Ad esempio, ad un certo punto, qualcuno si esprime solennemente su se stesso, definendosi morto. E lui, Michele, preciso, logico, invia un telegramma di cordoglio al di lui fratello.
Una sequenza di equivoci, divertenti, ma illuminanti, aprono alla riflessione laddove spesso, nel linguaggio, si usano scorciatoie, infelici metafore, esibizioni…
Gianfelice non fa rimpiangere Eduardo e noi ora li amiamo entrambi. Attenti alla lezione di austerità, senza inganni.
vera vita gioia