cassandra

 

 

 

Carlo Cerciello porta in scena "Cassandra" di Christa Wolf, al Teatro Elicantropo di Napoli - Napoli Village - Quotidiano di Informazioni Online

 

 

Da 5 marzo al 3 aprile al teatro Elicantropo di Napoli va in scena con la regia di Carlo Cerciello, luci di Cesare Accetta, musiche Paolo Coletta, scene Andrea Iacopino, Cassandra di Christa Wolf.

Cecilia Lupoli interpreta la veggente troiana, bella ed un fascio di nervi, sguardo intenso. Una donna incatenata nella prigione di Micene dove era stata rinchiusa da Agamennone e dove attende la morte per mano della di lui moglie Clitennestra.

Gli uomini, in tanti, l’hanno desiderata, Aiace, Enea, Agamennone, Achille. Apollo l’ha condannata a prevedere il futuro senza mai essere creduta. La sua condanna affonda nel passato. Da sempre attraente ed agognata, ma il suo sguardo, implacabile indagatore delle debolezze umane, la fa propendere per un futuro da sacerdotessa.

La sua forte indignazione attraversa la natura maschile di cui valuta la profonda insensibilità e incapacità di comprendere, di accogliere, di condividere.

La violenza, sicuramente frutto di frustrazioni e ignoranza della vera, profonda essenza dell’essere umano, è l’unico risultato ovvio e costante della condizione maschile, dagli albori del mondo. La divinatrice scorge questa bruttezza e ne fa esperienza sulla propria pelle. Ma questo non le basterà per essere capace di comunicarla, di convincere chi la interroga.

La storia di Cassandra è la storia di Christa, nata nel 1929 nella DDR, dove un appiattimento dirigista politico segnava molto chiaramente i contorni del vivere quotidiano. Una struttura  intellettuale ed attenta come la Wolf, ne ha tracciato il vero significato.

Il testo fu scritto nel 1983, ancor prima dell’abbattimento del Muro di Berlino,  ( il muro è durato 28 anni, 1961/1989).

La scrittrice ha osservato e attraversato le restrizioni ottuse e aggressive del vivere nella zona sovietica a due passi dal recinto della libertà (vera o presunta).

Un’influenza politica che fa vibrare la sua Cassandra di sdegno e che oggi appare quanto mai doppiamente profetica, perché la guerra fredda che l’occidente ha creduto di aver debellato, con patti, trattati e tensioni, oggi si è riproposta più attuale e cruda che mai.

Cerciello sapeva, o era lui stesso Cassandra, che, il 20 febbraio 2022, la guerra fredda sarebbe divenuta calda, caldissima e che quel muro antifascista, eretto in prima edizione nel 1961, non è stato mai veramente abbattuto e che gli uomini (maschi e femmine di natura superficiale) hanno continuato la loro ascesa verso la violenza, l’ignoranza, l’aggressione, la stupidità.

 

Siamo tornati molto indietro nel tempo e non abbiamo mai ascoltato le profezie evidenti e chiaramente formulate da una donna del mito, una donna della contemporaneità.

Una donna intesa come autentico essere umano.

 

 

 

vera vita gioia

 

14 marzo 2022

Gioia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *